SOLDATI
DI VENTURA DEL 2000
di:
Fabrizio Bucciarelli
Dopo
quasi un lustro si torna a parlare,
a livello popolare e con la
massima
diffusione dei Media, di mercenari
italiani al soldo di stranieri
e in
questo caso dei loro interessi
in Iraq: quattro di loro sono
finiti nelle
mani dei guerriglieri Sciiti
e le immagini diffuse da Ala
Jazeera hanno
scosso, più che da un
punto di vista umano legittimo,
limmaginazione di
molti. Soprattutto i meno informati
o i non più giovani sono
stati portati
indietro nel tempo fino allepopea
degli anni 50 e 60
dei mercenari
bianchi nelle tormentate regioni
di quel continente africano
sempre in
bilico tra passato e presente,
sanguinose lotte tribali e immense
ricchezze.
E non furono pochi gli ex militari
italiani che divennero parte
integrante
di queste realtà belliche
confuse e complesse fino ad
una visione irreale e
leggendaria che a tutt'oggi,
in positivo o in negativo, diviene
spesso
manipolata e strumentalizzata.
Nulla di tutto questo è
in reltà legato alle
attività di quelle agenzie
per
la sicurezza anche italiane
che operano nellarea irachena
e che al
contrario risultano fondamentali
per la sicurezza del personale
civile a
rischio di numerose realtà
quali quelle legate alla ricostruzione
del paese
martoriato dalla guerra prima
e dal terrorismo oggi, delle
organizzazioni
umanitarie, di personale a rischio.
Ma oltre al dramma degli ostaggi
e delle loro famiglie, oltre
al loro ruolo
e al loro operato perché
la figura del mercenario e cioè
del soldato
professionista al soldo di una
bandiera diversa da quella del
proprio Paese
continua a colpire limmaginario
collettivo in termini essenzialmente
negativi?
Esiste dunque il reato di mercenariato
così come nella metà
degli anni '70
venne decretato al processo
angolano dei mercenari inglesi
del Colonnello
Callan sconfitti e catturati?
A mio avviso, e soprattutto
sotto un punto di vista storico
e militare, no.
La professione del soldato
di Ventura esiste da quando
esiste luomo e non
sempre è stata considerata
alla stregua di un atto criminale
anche perché se
dovessimo davvero parlare di
reato, si dovrebbero
processare numerosissimi
Corpi e Specialità militari
del passato e del presente.
Ci basti ricordare i Numidiani
e i Mercenari greci così
come gli arceri
Cretesi o i frombolieri delle
Baleari erano per tradizione
e talento al
soldo di chi poteva permettersi
soldati addestrati ad elevati
livelli invece
delle raccogliticce e molto
meno fedeli, in ultima analisi,
truppe coscritte
che dovevano proteggere gli
interessi di interi stati.
I balestrieri genovesi e i noti
e temutissimi Lanzichenecchi,
i soldati
professionisti della Grande
Cavalleria Catalana e i grandi
condottieri del
tardo Medioevo e del Rinascimento
ricordati dalla splendida statua
equestre
di Bartolomeo Colleoni rappresentarono
levoluzione della civiltà
stessa di
cui la tragica realtà
bellica era purtroppo emanazione
diretta,
sottolineando limportanza
del professionista militare
rispetto alle normali
truppe più o meno coscritte
che, in fondo, non combattevano
altro che per
paura o semplice smanie di grandezza
e avidità di bottino
dei loro signori e
signorotti.
A partire dal 1700 e fino ai
giorni nostri, inoltre, furono
innumerevoli le
truppe mercenarie e i loro capi
che combatterono abbinati a
forze armate
regolari ma che, soprattutto,
videro nascere i legami con
le strutture di
Intelligence interessate alle
operazioni militari clandestine.
Perché legittimare
il militare di professione che
desidera servire un
altro ideale oppure un altro
contratto?
Si tratta, come sempre, di punti
di vista.
La Guardia Svizzera, uno degli
esempi di fedeltà
mercenaria al servizio di
uno Stato differente dal proprio
di cui detiene la cittadinanza
o di cui è
membro per nascita e razza,
rappresenta uno dei punti di
raccordo, il trait
dunion con la tradizione
del soldato di ventura.
Si pensi inoltre ai soldati
di origine Nepalese che nei
Gurkha ancor oggi
servono fedelmente la Gran Bretagna
dai tempi dellImpero coloniale
fino ad
arrivare a quella Legione Straniera
Francese che rappresenta oggi
come in
passato il vero simbolo del
soldato professionista per eccellenza,
che giura
di servire gli interessi di
una patria che non è
la sua e che per questo
viene regolarmente stipendiato
dietro firma di un vero e proprio
contratto
rinnovabile nel tempo.
Il mitico Lawrence d Arabia
che, anche per interessi personali,
combattè
assieme agli Arabi contro la
dominazione Turca e diventò
in seguito
notissimo, Il Tenente Generale
John Glub noto poi come Glubb
Pascià
fondatore e organizzatore della
Legione Araba non erano forse
in apparenza
soldati prezzolati mentre invece
si erano innamorati di un ideale
che non
interessava al momento la politica
della propria Patria dorigine?
E se erano Cani da Guerra
i volontari Fascisti e Tedeschi
nel conflitto
interno che sconvolse la Spagna
aggregati non ufficialmente
ai reparti
regolari franchisti, perché
non lo erano quelli che servivano
nelle Brigate
Internazionali?
Perché lopinione
pubblica ebbe un moto di raccapriccio
quando venivano a
conoscenza delle terribili gesta
dei mercenari bianchi in Angola
nella metà
degli anni 70 comandati
dal Col. Callan
ma non lo ebbero per i Volontari
Cubani comunisti che li
combatterono, catturarono e
fucilarono ma che
tecnicamente erano truppe mercenarie
di un altro Paese che supportavano
l
azione di forze armate locali
di parte durante la sanguinosa
guerra civile?
La realtà, sempre poco
visibile ai più cui basta
lapparenza della stessa,
è
ben più complessa e anche
positiva se si valuta un quadro
complessivo con la
dovuta apertura mentale.
La figura del mercenario che
sbarca con la mitraglietta e
il viso coperto di
crema mimetica alla conquista
di un Africa a buon mercato
fa parte da sempre
dellimmaginario collettivo
così come di molti film
dazione che rimangono
comunque un parto della fantasia.
Come conseguenza degli sconvolgimenti
storici caratterizzati dalla
caduta
degli antichi equilibrii geopolitici
e soprattutto militari, sono
numerosi
quegli uomini con una forte
competenza ed esperienza bellica
di carattere
specialistico o professionale
che si ritrovano a dover utilizzare
ed
adattare tali esperienze con
un ottica lavorativa quotidiana.
Se è pur vero che in
numerose operazioni del passato
erano derelitti e
militari frustrati che operavano
con le logiche devastanti conseguenze
in
azioni di guerra non convenzionale
di carattere mercenario anche
se al
comando di prestigiosi Ufficiali
comandanti, oggi la figura del
militare di
ventura è molto più
simile a quella di un normale
specialista di settore
come ve ne sono tanti.
Asettici uffici con computer
e segretarie, consigli di amministrazione
e
manager hanno preso il posto
dei vecchi bar aperti nei malfamati
paraggi di
porti e caserme mentre il professionista
in giacca e cravatta, cellulare
e
PC portatile si presenta agli
appuntamenti dove discute di
organizzazione e
tattiche strategiche.
Strutture create e gestite da
militari per militari professionisti
spesso ex
appartenenti alle Special Forces
quali erano la Executive Outcomes,
Defence
Systems Ltd, Sandline International,
Life Guard etc
.propongono
lesperienza
bellica di ex militari professionisti
che giungono da quasi tutte
le parti
del mondo dalla Russia ex URSS
al Sud Africa, dallItalia
allUcraina, dal
Belgio al Portogallo, dalla
Spagna alla Francia con in più
la quasi certezza
di agire in modi e termini che
di certo non dispiacciono agli
stessi governi
o agli apparati industriali
di cui gli Stati interessati
sono diretta
emanazione.
Laspetto saliente del
mercenario del nuovo millennio
è la notevole capacità
imprenditoriale che caratterizza
le azioni di questi micro-eserciti
che
dispongono oltre che dei migliori
uffici e studi legali possibili,
anche dei
migliori armamenti del caso
compresi i terribili elicotteri
ex- sovietici MI
8 e MI 17 nonché veicoli
blindati per il trasporto del
personale,
artiglieria leggera di supporto,
armi individuali etc
Obiettivo
della loro
attività non è
più quella di supportare
guerre civili per rovesciare
questo
o quel dittatore in base al
desiderio di romantiche avventure
o alle
tramontate idee politiche di
una parte o dellaltra,
bensì lassunzione
a
tempo determinato per addestrare
personale indigeno locale, supportare
azioni belliche, coordinare
le strategie fino alla difesa
vera e propria di
installazioni o apparati vitali
dal punto di vista economico
e politico
minacciate soprattutto da problemi
di carattere terroristico interno.
La sicurezza, dunque, è
la parola chiave su cui verte
lattività del
professionista militare a pagamento.
Interessante valutare che questa
comunità, singolare ma
comunità, ha in nome
del codice donore del
soldato di ventura abbandonato
le antiche rivalità e
di certo non solo per denaro;
gli Affreux, gli
orrori come venivano
chiamate le truppe mercenarie
del passato, hanno perso molto
dellimmagine
cinematografica e quindi romantica,
per proiettarsi nel Terzo Millennio
con
una maggior consapevolezza di
sé e della realtà
che purtroppo mantiene
ancora la guerra e la violenza
come longa manus della politica
internazionale.
E forse oggi lo fanno con un
maggior senso dellOnore
rispetto a un passato
spesso più anarchico
e senza speranza di riscatto.
Una evento chiave che forse
suggella nel tempo il microcosmo
dei militari al
soldo di tutte le bandiere viene
rappresentato da un fatto e
una frase
avvenuti molti anni or sono:
un mercenario al soldo della
Francia venne
interrogato durante un ispezione
da un Generale che gli chiese
a quale
nazione egli appartenesse.
Rispose senza esitazioni
La Legione, o mio Generale.